Scoprire il proprio corpo

Imparare a sentire e a muovere il corpo per costruire la propria mappa corporea.

Fase 1

 

Tipo di progetto: Ricerca esplorativa

Disabilità interessate : Disabilità mentale, Disabilità motoria, Disabilità multipla, Tetraparesi spastica, Ritardo globale dello sviluppo

Temi : Comunicazione, Sviluppo del bambino, Costruzione del soggetto, Benessere fisico e psicologico, Qualità della vita, Sviluppo delle capacità motorie volontarie

Stato: Completato

 

L’obiettivo è progettare e implementare un’applicazione uomo-macchina innovativa osservando come una bambina di 5 anni se ne appropria e sviluppa le sue capacità motorie volontarie.

 

Tra i disturbi neurologici che colpiscono il controllo motorio volontario, la tetraplegia spastica è il più grave. Questa sindrome, che colpisce il 20% delle persone affette da paralisi cerebrale, causa una significativa compromissione psicomotoria e funzionale. Lo sviluppo delle capacità motorie rappresenta quindi una vera e propria sfida.

Questo progetto propone un’applicazione innovativa uomo-macchina che sostituisce la mancanza di informazioni somestetiche con nuove informazioni che raccontano una storia diversa del corpo. Grazie a un’interfaccia EMG, le contrazioni/spasmi sono tradotti da uno spettacolo visivo/sonoro differenziato (un piccolo gatto su uno schermo / una melodia rassicurante). In questo modo i bambini vivono esperienze motorie significative.

L’obiettivo è progettare e implementare questo dispositivo osservando come una bambina di 5 anni se ne appropri e sviluppi le sue capacità motorie volontarie.

La prima fase si è concentrata sulla progettazione del dispositivo stesso. È emerso che, mentre il prototipo sviluppato durante l’Hackathon ci ha fornito una base di riflessione, i problemi legati alla disabilità hanno reso necessario ripensare l’interfaccia EMG-appli, con molte ore di concettualizzazione.

A febbraio-marzo è seguita una fase di implementazione. Il sistema è stato adattato alle capacità di Nora e, soprattutto, alle esigenze e alle sfide della sua tetraparesi spastica.

Dopo diversi scambi tra il campo e i progettisti, è stato incaricato un professionista dell’informatica di ottimizzare l’applicazione.

La fase finale ha comportato 9 sessioni con la bambina. Le nostre osservazioni hanno dimostrato che Nora ha capito subito qual era la posta in gioco in queste sessioni. Il numero di movimenti del braccio in cui comparivano i piccoli gatti è aumentato in modo significativo, mentre le fasi di spasmo sembravano diminuire. L’équipe di Clair-Bois riferisce inoltre che Nora muove maggiormente le braccia nelle varie attività proposte quotidianamente. Per la prima volta è apparso anche il gesto di spingere via un oggetto.

L'immagine mostra un prototipo dell'applicazione. In alto, una ragazza seduta su una spiaggia. Dice "riposo". In basso, un gatto passa davanti alla ragazza. Dice "movimento volontario".

Contatto

HETS-Genève, Filière Psychomotricité

Chantal Junker-Tschopp

chantal.junker-tschopp@hesge.ch

 

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