Scoprire il proprio corpo
Imparare a sentire e a muovere il corpo per costruire la propria mappa corporea.
Disabilità interessate : Disabilità mentale, Disabilità motoria, Disabilità multipla, Tetraparesi spastica, Ritardo globale dello sviluppo
Temi : Comunicazione, Sviluppo del bambino, Costruzione del soggetto, Benessere fisico e psicologico, Qualità della vita, Sviluppo delle capacità motorie volontarie
Nora è un’adorabile bambina di 5 anni che frequenta Clair-Bois. All’età di 7 mesi, un’encefalite la colpisce lasciandola con una tetraparesi spastica. Non riesce a controllare la testa o gli arti e ha molti movimenti spastici involontari. L’unica parte del corpo che riesce a usare intenzionalmente sono gli occhi. Le piace entrare in contatto e interagire con noi, esplorare il suo ambiente o guardare cartoni animati musicali. Orientando gli occhi su uno schermo, può anche fare delle scelte e rispondere a semplici domande sì/no.
A colpirci dall’inizio di questa bambina è il suo potenziale intellettuale, che intuiamo ma che fatica a emergere. Come una sindrome di Locked-in, il suo sviluppo cognitivo e psichico rimane intrappolato in un corpo che le sfugge. La tetraparesi, che la immobilizza, rende il suo corpo sordo a se stesso. Non lo percepisce, non lo capisce. La sua sfida principale oggi è quella di riuscire a costruire una rappresentazione del suo corpo che fornisca una base sia per il suo sviluppo che per la sua dimensione come soggetto.
È questa sfida che motiva la nostra richiesta. Dare a Nora i mezzi per sentire finalmente il suo corpo, per percepirlo come un’unità, per identificare stimoli come un tocco o le sue stesse contrazioni! Immaginare e poi realizzare un dispositivo che la aiutasse a rappresentare il suo corpo. Aprirle questa incredibile e nuova esplorazione affinché Nora possa finalmente scoprire il suo corpo!
Questo progetto è stato realizzato durante l’ultimo Hackathon organizzato dall’associazione HackaHealth. Il prototipo è funzionale, ma deve ancora essere migliorato e implementato. Inoltre, poter osservare come Nora se ne approprierà e costruirà una rappresentazione del suo corpo è un occasione unica per documentare questo apprendimento e condividerlo con la comunità dei disabili. Questa è la duplice sfida di questa ricerca esplorativa
