Periludus
Realtà virtuale self-service per l’apprendimento delle persone con disabilità mentale
Tipo di progetto:Studio di fattibilità
Disabilità interessata: Disabilità mentale
Temi: Cura della persona e della salute, autonomia
Stato: Completato
In questo studio vogliamo capire se e come l’uso della realtà virtuale (VR) possa aiutare i formatori di persone con disabilità intellettiva (ID) ad apprendere risposte adeguate a situazioni eccezionali, pericolose o complesse.
Imparare a reagire in modo appropriato in situazioni eccezionali, pericolose o complesse è un pilastro dell’indipendenza delle persone con disabilità intellettiva. Infatti, queste persone sono spesso impotenti e stressate di fronte a situazioni che non capiscono. In questo studio vogliamo capire se e come l’uso della realtà virtuale (VR) possa essere un modo per aiutare i formatori di persone con ID in questo processo di apprendimento. Ecco i risultati:
Da interazioni con esperti accademici:
- L’uso della VR aumenta significativamente l’interesse e l’efficacia dell’apprendimento.
- L’uso della realtà filmata (360 VR) piuttosto che della modellazione (full VR) migliora l’impressione di realtà e l’efficacia dell’apprendimento.
- L’apprendimento orientato ai problemi aumenta l’efficacia della formazione rispetto all’insegnamento orientato alle soluzioni
Da interviste con formatori e osservazione di persone ID:
- L’utente ID medio (tipicamente T21) è in grado di gestire una semplice applicazione basata su scenari e scelte di opzioni
- Il materiale formativo è perlopiù “lineare”, e descrive la soluzione piuttosto che la risoluzione dei problemi che si presentano durante l’apprendimento.
- I formatori sono alla ricerca di una guida pedagogica su come condurre la formazione con il mezzo VR.
Dalla ricerca sulle tecnologie disponibili:
- Le offerte commerciali mancano di caratteristiche specifiche per il pubblico dell’AI (ad esempio, text2speech o scelta dei colori) e sono costose, soprattutto a causa della capacità di archiviazione e di calcolo richiesta.
- Lo sviluppo di una soluzione su misura è possibile a costi ridotti grazie all’uso adeguato di piattaforme di codifica dedicate ai videogiochi 3D.
Le prove di concetto hanno dimostrato che un approccio semplificato all’archiviazione (sul cloud di un’istituzione) e all’applicazione (funzionalità di base generiche) riduce la manutenzione e il supporto tecnico.
- Le interazioni con i formatori hanno permesso di comprendere la realtà del campo sull’approccio pedagogico in cui il problem solving è ben presente, ma trasmesso in modo informale, nell’interazione tra MSP e persone ID.
- Le interazioni con gli ID ci hanno permesso di convalidare le ipotesi relative all’interesse e all’usabilità di una semplice soluzione di apprendimento VR.
- Le interazioni con gli accademici hanno convalidato le ipotesi sull’interesse della VR, ma soprattutto hanno rafforzato gli aspetti pedagogici (come strutturare la formazione) e comportamentali (come rendere la formazione efficace e non distruttiva).
Contatto
Association Wizit
Thierry Loo
thierry.loo@wizit.org