Brave 2.0

 

Tipo di progretto: Prototipo

Invalidità interessata: Invalidità motoria

Temi: Alimentazione, Condizione fisica e benessere psicologico, Relazioni interpersonali, Vita associativa e spirituale, Lavoro.

Stato: Completato

 

Il dispositivo che abbiamo costruito consiste in un grande vassoio che può essere fissato alla sedia a rotelle dell’utente in modo simile al sistema che aveva prima. Questo vassoio include un controller basato sul rilevamento capacitivo.

In un primo passo, abbiamo creato un’interfaccia di comunicazione per un bambino di 8 anni che non può parlare ma è desideroso di interagire con il suo ambiente. La sua condizione è caratterizzata da disturbi motori e discinesia.   

Le sfide sono innanzitutto creare un dispositivo che sia facile da usare per un bambino, che non aumenti la sua fatica e che sia in linea con gli strumenti di comunicazione che usa. Dobbiamo prendere in considerazione la bassa precisione dei movimenti così come l’instabilità del supporto della testa. Per il successo di questo progetto, era anche cruciale che il dispositivo soddisfacesse i criteri di sicurezza, biocompatibilità e facilità d’uso per la famiglia e i terapisti. 

Il dispositivo che abbiamo costruito consiste in un grande vassoio che può essere attaccato alla sedia a rotelle dell’utente in modo simile al sistema che avevano prima. Questo vassoio include un controller basato sul rilevamento capacitivo. 

Questo tipo di sensore può essere attivato senza applicare forza, e quindi ha il vantaggio di non richiedere movimenti faticosi e forza aggiuntiva per l’utente. Il controller è collegato al tablet tramite una connessione bluetooth ed è compatibile con il software Grid3.  

 

Su ogni lato del controllore, sono collocati due fogli di pittogrammi. La ragione principale per avere una parte non interattiva per la scheda, è quella di mantenere gli spunti attuali dell’utente nel modo di comunicare con l’ambiente circostante.  

In una seconda fase, l’obiettivo è quello di rendere il sistema più compatto e facile da usare sviluppando un’interfaccia grafica che permetta al bambino di imparare a usare il tablet in modo giocoso.  

Inoltre, stiamo lavorando su come adattare questo sistema a una gamma più ampia di persone con una disabilità simile. 

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Laura Puyet

laura.puyet@epfl.ch

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